Come indicato dal nome stesso, l'arnica è una pianta officinale di montagna. Si tratta di un arbusto perenne che può crescere fino ad un'altezza di circa 60 cm. I suoi fiori di colore giallo scuro, che compaiono da Giugno ad Agosto, hanno un gradevole profumo speziato con una nota leggermente amara. Nel suo habitat naturale originario, ad alta quota, sta diventando sempre più rara ed è quindi una specie protetta.
L'arnica è certamente uno dei rimedi omeopatici più noti per il trattamento delle contusioni e lesioni muscolari. Ma anche la medicina ufficiale apprezza il potere curativo dei fiori di arnica, seppur applicati solo esternamente, nello stesso contesto. L'ingestione è, invece, assolutamente da evitare, poiché tutte le sue parti sono altamente tossiche. Negli unguenti e nelle pomate, invece, può esaltare al massimo il suo effetto antinfiammatorio e circolatorio, ed anche in altri preparati è una pianta medicinale estremamente versatile.
Nel Medioevo, l'arnica era considerata una pianta magica in grado di proteggere contro le tempeste e gli incantesimi malvagi, così come bandire il demone del grano e scongiurare cattivi raccolti.
Semi, contenuto di circa 100 semi di arnica montana.
La coltivazione dell'arnica è relativamente impegnativa, in quanto ha esigenze molto specifiche in termini di terreno, luce e composizione nutrizionale. E' necessaria una precoltivazione in substrato acido. I semi vanno solo leggermente coperti di terriccio perchè hanno bisogno di luce per germogliare.
Dopo le ultime gelate, le piantine giovani possono essere messe a dimora all'aperto in terreni ricchi di humus, poveri di nutrienti e completamente privi di calcare ed in posizione soleggiata. Il terreno deve essere mantenuto sempre umido, ma senza acqua stagnante.
Altri nomi
Nome botanico: |
Arnica montana var. alpina, Arnica montana var. angustifolia |
Nomi tedeschi: |
Bergwohlverleih, Fallkraut, Stoßkraut |